DIFFICOLTA’ ECONOMICHE NEL NOSTRO PAESE.
E’ ormai noto a tutti il periodo di difficoltà che la nostra penisola sta vivendo in ambito politico, come per esempio con la crisi di governo ancora parzialmente irrisolta, ed economico. Sono i dati relativi a questo settore quelli che destano più preoccupazione: infatti secondo l’Istat il tasso di variazione annuale dei prezzi al consumo, o più semplicemente tasso di inflazione, sta diminuendo sempre di più tanto che si assesterà sulla stessa soglia che raggiunse ad Aprile 2018. Questa decelerazione è dovuta al rincaro del “carrello della spesa”, ovvero a tutti quei prodotti che riguardano la casa, la salute e la nostra alimentazione. In particolare questi aumenti dei prezzi coinvolgono frutta e verdura, i quali dai pochi centesimi al momento dell’acquisto dal contadino, possono arrivare a costare qualche euro una volta raggiunti gli scaffali dei supermercati. Una vera e propria truffa per noi consumatori. Il consiglio che ti posso dare è quello di desistere dall’acquisto di prodotti che presentano dei prezzi spropositati per la qualità e tipo di alimento. Per esempio i broccoli sono aumentati del 169,6 %, i finocchi del 131,3 e le barbabietrole del 133,3. In aggiunta a questi aumenti si andrebbe a unire il calo delle bollette di luce e di gas. Il risultato della combinazione tra aumenti e dimunzioni dei prezzi, è il dato rilevato dall’Istat presente a inizio articolo.
Il motivo dell’abbassamento delle bollette della luce è la riduzione della spesa necessaria all’acquisto dell’energia (calata del 12,2 %) , attuato grazie al calo del prezzo necessario all’acquisto dell’elettricità. Il calo effettivo non sarà di questa percentuale, ma un pò di meno in quanto sono lievitati gli onori di sistema, ovvero di un altro componente delle bollette che andrà a generare il prezzo finale.
Parlando del gas la riduzione è dovuta alla meno elevata quantità del componente CMEM, la cui tariffa corrisponderà a quella che giungerà al cliente. Le associazioni dei consumatori si ritengono soddisfatti della riduzione delle bollette, anche se pensano che essa non sia ancora sufficiente a causa degligli incrementi delle tariffe e degli oneri di sistema, che nonostante le ripeture richieste di abbassarlo, continuerà ad aumentare.
UNA LENTA “RIPRESA”
La decelerazione causata principalmente da questi aumenti e diminuzioni di prezzo, è stata parzialmente attenuata dall’accelerazione delle tariffe sui beni alimentari ancora da lavorare ( passata dal 0,7 all’ 1.8 %) e da quelle sui trasporti (treni, autobus e tram), con una percentuale stabilitasi dal 1.5 a 1.8 %.
L’aumento dell’indice generale rispetto al mese precedente è dovuto all’incremento dei servizi ricreativi, come per esempio per la cura della persona e della cultura, su cui giocano un ruolo fondamentale gli elementi inerenti alla stagione in cui ci si trova: tutto ciò è bilanciato dal calo del 10 % circa del prezzo delle bollette mensili della luce e del gas. Questo aumento dell’ indice è dovuto ai servizi la cui inflazione, a differenza di quella per i beni, rimane stazionaria e ciò garantisce un differenziale inflazionistico positivo, più precisamente uguale a 0.9 %. L’ Ipca, cioè indice dei prezzi al consumo armonizzato, non è altro che una particolare “unità di misura” dell’inflazione riconosciuta a livello mondiale e che secondo alcune stime scenderà all’ 1.7 % su base mensile, a causa dei saldi estivi sui capi d’abbigliamento di cui non si tiene conto, e aumenterà su base annua. Infine secondo la nota casa editrice Eurosat l’inflazione annua inerente all’euro dovrebbe aggirarsi intorno all’ 1.1 % a Luglio 2019, con una perdita di 0.2 punti percentuale rispetto al mese precedente.