Lotta alla povertà in Africa: la protagonista è la Cina
Poco più del 10% della popolazione mondiale vive ancora in uno stato di povertà, nonostante le condizioni di vita siano migliorate in modo netto nell’ultimo secolo. Negli ultimi anni, lo stato che ha migliorato in maniera incisiva la sua condizione economica è indubbiamente la Cina che oltre ad aumentare il benessere della propria popolazione sta guidando in maniera netta lo sviluppo dell’Africa. Cerchiamo di comprendere meglio la situazione.
Il contesto attuale e i possibili scenari
Partendo dall’analisi della situazione mondiale complessiva, possiamo affermare che nonostante i diversi problemi che si sono verificati negli ultimi anni come guerre, tensioni politiche e commerciali tra gli stati, attentati terroristici e così via, la società attuale può essere considerata come una delle migliori di tutti i tempi. Questa affermazione è del resto avvalorata anche dal fatto che l’aspettativa di vita continua ad aumentare in diversi stati, con condizioni di salute che complessivamente migliorano grazie ad abitudini e stili di vita sani. Questa situazione positiva presenta però un rovescio della medaglia rappresentato dal fatto che circa l’11% della popolazione mondiale vive in uno stato di povertà estrema. La domanda che da più parti ci si pone è se sia possibile ridurre ulteriormente questa percentuale e se ragionando in termini positivi sarebbe possibile addirittura azzerarla. La risposta non è sicuramente facile.
Innanzitutto, il drastico calo della povertà mondiale è stato dovuto principalmente all’enorme crescita economica che ha conosciuto la Cina da circa 30 anni. Alcuni dati chiariranno meglio il concetto. Alla fine del 1981 oltre l’80% dei cinesi viveva in uno stato di povertà mentre nel 2013 il tasso si era ridotto incredibilmente ad appena il 2%, con risultati più o meno simili che si sono riscontrati anche in India. Al contrario, la regione sub sahariana ha conosciuto nello stesso periodo un ulteriore peggioramento della situazione di povertà, in quanto pur se la percentuale di povertà è diminuita di circa 10 punti percentuali, il miglioramento è stato bilanciato dalla crescita eccezionale della popolazione.
L’eccezionale boom cinese
La situazione cinese rappresenta un’evoluzione senza precedenti dovuta ad una concomitanza di fattori; a ciò bisogna aggiungere anche la situazione politica poiché se la Cina fosse stata una democrazia, le inevitabili lentezze decisionali non avrebbero permesso questa fase di sviluppo. Bisogna poi anche considerare la politica del figlio unico attuata fin dal 1979 che dovrebbe incidere sull’invecchiamento della popolazione che dovrebbe poi comportare successivi impatti di natura sociale.
Per fare in modo che la percentuale di povertà assoluta possa ulteriormente abbassarsi è necessario che il prossimo boom di natura economica avvenga proprio in Africa. Anche in questo caso, l’intervento della Cina risulta fondamentale: infatti questa nazione sta effettuando una serie di massicci investimenti in infrastrutture in diverse zone dell’Africa, ai quali sta associando anche dei programmi di formazione per i vari leader africani in modo da stimolare lo sviluppo e le tecniche utilizzate.