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Con il Piano Triennale della Ricerca di Sistema Elettrico per il periodo 2019-2021 sono stati stanziati complessivamente 210 milioni di euro.
Nei giorni scorsi il Ministro dello Sviluppo Economico, ha firmato il Piano Triennale della Ricerca di Sistema Elettrico, che diventa quindi operativo.
Ritenuto parte fondamentale del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), il decreto definisce priorità, obiettivi generali, temi e in particolare le risorse da destinare alle attività di ricerca e sviluppo legate al sistema elettrico nazionale.
In questo periodo, nonostante le turbolenze della politica nostrana, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto FER 1 in materia degli incentivi sui rinnovabili.
Il Piano Triennale della Ricerca copre il triennio 2019-2021 ed è il risultato di incontri realizzati all’inizio dell’anno tra i Sottosegretari Crippa, Cioffi e gli enti di ricerca. Si è passati poi ad una fase di consultazione pubblica nel mese di aprile.
Il fondo stanziato ammonta a 210 milioni di euro, stesso importo del triennio precedente, in modo da non andare a incidere maggiormente in bolletta. La somma ha l’obiettivo di finanziare progetti funzionali al corretto funzionamento del sistema elettrico ovvero all’esplorazione di nuove opportunità in ambito di innovazione.
Smart grid, mobilità elettrica e sistemi di accumulo
Il Piano Triennale della Ricerca si focalizza anche su tecnologie relative a smart grid, infrastrutture digitali, mobilità elettrica e sistemi di accumulo. Su questo ultimo tema, in particolare, il comunicato del MISE fa riferimento diretto all’uso di batterie ad alta capacità già integrate in alcune tipologie di veicoli.