Cosa sono le erogazioni liberali?
Se hai intenzione di effettuare una donazione nei confronti di un’ organizzazione non-profit incentrata sulla solidarietà e sugli aiuti di tipo umanitario come potrebbero essere un gruppo di ricerca universitario, la Chiesa Cattolica, una ONLUS o anche una società sportiva, stai pensando di fare un’erogazione liberale. Le erogazioni liberali sono, infatti, forme di offerte pecuniarie che le persone fisiche possono destinare a vantaggio di società di diverse tipologie. A seconda della natura dei soggetti verso cui tali spese vengono elargite, lo Stato consente una detrazione dal proprio reddito nella misura del 19% o del 26% della somma che è stata corrisposta. Naturalmente, ci sono alcuni limiti per quanto concerne l’importo su cui compete la detrazione. Questo argomento è, quindi, di particolare interesse perché non solo l’oggetto della donazione riguarda il sostegno ad azioni che hanno un risvolto significativo sul sistema sociale, ma anche perché ci sono delle agevolazioni per il contribuente che decide di effettuare la spesa, anche se sotto determinate condizioni.
In quale percentuale le erogazioni liberali possono essere dedotte dalle tasse?
Sì, è possibile dedurre le erogazioni liberali dalle proprie tasse quando vengono inserite nella dichiarazione dei redditi: cosa prevede l’Agenzia delle Entrate a riguardo? Secondo la legge, si può dedurre fino al 10% del reddito imponibile ogni spesa effettuata nei confronti di “ONLUS, associazioni rivolte alla promozione sociale (APS) o organizzazioni di volontariato, tutela dei beni storico-artistici e paesaggistici e per la ricerca scientifica”. Un 2% aggiuntivo è consentito, invece, a chi effettua spese nei confronti delle organizzazioni non governative (ONG) operanti nei paesi coinvolti da conflitti o calamità naturali, ma si può arrivare addirittura fino al 19% delle detrazioni se si scelgono specifici metodi tracciati di pagamento.
Le erogazioni liberali detraibili
Innanzitutto, è possibile detrarre dalla dichiarazione Irpef fino al 26% delle offerte rivolte a ONLUS e partiti politici (fino a un limite di 30,000 euro). Una percentuale inferiore, invece, del 19%, spetta a chi decide di sostenere organizzazioni non lucrative rivolte ai beni culturali del nostro Paese, società del settore dell’intrattenimento, ma anche, sempre secondo l’Agenzia delle Entrate, “società di mutuo soccorso, associazioni sportive e scuole primarie e secondarie di qualsiasi grado”.
L’esempio delle donazioni effettuate nei confronti di ONLUS
Nel caso in cui si voglia effettuare un versamento a sostegno di una ONLUS, bisogna verificare per prima cosa che essa sia iscritta all’apposito registro previsto dal Ministro dell’Economia. Se il requisito risulta soddisfatto, è stato comunque posto un limite sulla donazione, quello annuale di 30,000 euro per una detrazione del 26% di ciò che viene versato. Facendo i conti, il vantaggio massimo che si può ottenere, quindi, corrisponde a 7,800 euro. I documenti da portare a chi farà la dichiarazione dei redditi riguardano innanzitutto la copia del versamento che viene fatto alla ONLUS. Esso infatti è necessario e viene spesso richiesto che venga effettuato con un metodo tracciato (un assegno oppure un bonifico) così che si possa risalire a chi ha fatto il versamento, a quale nome esso è stato intestato, in che data e con quale importo.
Detrazioni e deduzioni fiscali: qual è la differenza?
Quando un operatore che si occupa di dichiarazioni dei redditi parla di operazioni detraibili o deducibili, sembra spesso che stia parlando arabo: è difficile riuscire a distinguere con chiarezza i due casi! In generale, alcune agevolazioni sono deducibili, mentre altre sono detraibili. La differenza è che mentre le deduzioni sono costi che vanno ad abbassare la propria base imponibile (quindi il totale su cui verrà calcolata l’imposta), le detrazioni sono invece importi che vengono direttamente scalati dall’imposta calcolata.