Aumenta il numero di italiani che accedono ai servizi bancari tramite canali online e uno su cinque lo fa in mobilità. La percentuale di individui che entrano in banca via smartphone o tablet passa dal 17 al 20% nel 2018. Contemporaneamente cala l’accesso da pc per la prima volta (dal 51 al 48%).
Questo trend verso un accesso sempre più digitale influenza l’asset dei locali bancari e il loro sistema. Infatti il numero degli sportelli cala del 5% in un anno, quello delle filiali del 7%. Dall’altra parte aumentano le postazioni self service e le filiali innovative in cui i clienti possono svolgere operazioni in piena autonomia. Queste ultime rappresentano oggi l’11% del totale (fino allo scorso anno erano il 7%). Inoltre otto sportelli automatici su dieci (l’80% rispetto al 76% dell’anno precedente) sono evoluti o multifunzione, concedendo all’utente la possibilità di effettuare versamenti, pagamenti e ricariche in autonomia.
Nonostante la mutazione delle abitudini di comportamento e di accesso degli utenti, le banche rimangano comunque il punto di riferimento per la gestione dei risparmi. Banche e servizi postali sono la prima scelta per il 65 e il 56% degli utenti, segue un 42% delle società di risparmio, 16% delle compagnie assicurative e 14% delle associazioni di categoria. Iniziano però ad emergere realtà innovative come startup (12%), aziende internet (10%) e siti e-commerce (10%), oltre ad attori completamente nuovi come catene di supermercati (10%), produttori di smartphone (8%) e operatori di telefonia (8%).
Godere della fiducia dell’utenza non esclude che le banche devono necessariamente offrire nuovi servizi e migliorare quelli esistenti. Ad esempio, le banche tradizionali dovrebbero migliorare la propria offerta privilegiando servizi gratuiti, maggior trasparenza sugli investimenti, prontezza nella risposta ai problemi e offrendo una disponibilità 24 ore su 24.
Il mercato dei robo advisor
Le banche tradizionali sono ancora carenti nell’offerta innovativa, come le piattaforme di robo advisor e i salvadanai digitali, che le piattaforme indipendenti invece offrono già. Mercato che conta 20mila clienti attivi che investono in media tra 20 e 30mila euro. I salvadanai digitali vengono utilizzati da oltre 250mila italiani, tramite cui solitamente accantonano piccole cifre finalizzate ad acquisti o vacanze.