UN DECRETO PER PROTEGGERE LA NOSTRA PREZIOSA TERRA
La Terra è un posto molto importante, in quanto è uno dei pochi pianeti del nostro Sistema Solare in grado di ospitare la vita. Piano piano a causa delle azioni dell’uomo si sta rovinando e ciò potrebbe rappresentare un vero e proprio problema per le generazioni future. Per esempio a causa del riscaldamento globale si calcola che entro il 2050 la temperatura media mondiale supererà i tre gradi centigradi, con possibili conseguenze catastrofiche. Una delle prime soluzioni a questo problema è stata la pubblicazione nell’Agosto di quest’anno , di nuovo Decreto sugli incentivi riguardante le produzioni di energia elettrica da fonti rinnovabili. Esso ha l’obiettivo di aumentare le produzioni di energia da questo tipo di fonti, con lo scopo di raggiungere i target europei nel 2030 e salvaguardare il clima. In altri termini questo decreto, noto con la sigla di FER1, ha l’ obiettivo di incentivare la diffusione di impianti idroelettrici, fotovoltaici ed eolici che negli ultimi anni in Italia hanno subito un calo nello sviluppo.
Tra i più importanti cambiamenti vi è la divisione delle fonti di energia rinnovabili in quattro gruppi, ognuno dei quali presenta particolari casistiche per accedere agli incentivi.
–gruppo A: esso è composto dagli impianti di tipo fotovoltaici ed eolici oh-share;
–gruppo A2: questo è dedicato agli impianti solari con potenza inferiore di 1 MW, installati dopo aver rimosso del tutto la loro copertura in amianto, dannosa sia per la salute che per l’ambiente;
–gruppo B: esso è esclusiva degli impianti a gas o idroelettrici, ammesso che vengano alimentati dai residui di un processo di depurazione;
–gruppo C: qui si trovano gli impianti eolici, a gas o fotovoltaici parzialmente o totamente ricostruiti. Ammesso che anch’essi siano alimentati da resti un processo di depurazione.
COME OTTENERE GLI INCENTIVI PROMESSI
Per poter accedere agli incentivi in relazione al risparmio energetico promessi dal decreto, sono stati emanati la bellezza di 7 bandi, i quali partiranno Lunedi 30 Settembre e proseguiranno per altri due anni con cadenza trimestrale o quadrimestrale. Per ognuno di essi sarà obbligatorio effettuare la domanda tramite la piattorma online GSE. Le modalità di erogazione degli incentivi sono due: la prima riguarda le centrali con una potenza minore di 1 MW, con annessa iscrizione in un apposito registro. Invece la seconda comprende tutte quelle centrali con un valore maggiore o uguale a 1MW, per le quali è stata programmata un’asta pubblica al ribasso sulla tariffa incentivante. Inoltre per i sistemi del gruppo A2 è bene evidenziare come sarà data priorità agli edifici destinati al pubblico , soprattuto agli ospedali e alle scuole, i quali dovranno affrontare un processo di riqualifica. Infine per quanto riguarda gli impianti con potenza inferiore a 250 KW, è possibile per i loro produttori avere il controllo sulla quantità di energia da produrre ricevendo un incentivo in base al prezzo dell’energia elettrica in quello specifico momento.
Possiamo ancora salvare il futuro delle generazioni a noi successive, le quali avranno la fortuna di poter vivere su questo meraviglioso pianeta. Sicuramente questo decreto è stato un passo in avanti al fine di ridurre l’inquinamento, ma dovrà essere l’inizio di tanti provvedimenti futuri.